Lavoravamo entrambe per un’azienda di Roma che durante il lockdown ha impostato lo smartworking come modalità di lavoro quotidiana, quindi con la maggior parte dei colleghi i rapporti si instauravano principalmente su Skype.

Lei è di Brindisi, e, nonostante fossimo nel 2020, la regione Lazio aveva deciso comunque che per poter iniziare un tirocinio era necessario firmare di persona. Quindi le era toccato venire a Roma per potersi recare direttamente nell’ufficio per completare le sue pratiche di avviamento.
Io dovevo guidarla perché avevo effettuato lo stesso passaggio quasi un anno prima.

Ovviamente non ci eravamo mai viste, quindi il nostro primo incontro di persona accadde esattamente sulla banchina di Termini, ai binari della metro B.

Non essendoci mai viste lei pensò bene di fotografarsi per darmi un’idea di come poteva essere fatta. Risultato, arrivo alla banchina e vedo ‘sta ragazza nascosta dietro una colonna a farsi questo selfie stupendo, capisco che è lei e la saluto.

Da lì, siamo arrivate a ciò che siamo oggi, dopo viaggi insieme, momenti indimenticabili: è stato facile capire che nonostante fosse stato il caso a farci incontrare, il nostro futuro dovevamo costruirlo insieme.

Pertanto, dopo aver lavorato insieme per più di due anni, abbiamo deciso che era il momento di staccarci dalla realtà dove lavoravamo per poterci creare un sogno tutto nostro che ci permettesse di mettere in gioco la nostra creatività e professionalità ogni giorno.

Ed eccoci qui oggi, due Tastierine che credono in questo brand che vogliono trasformare nel lavoro della propria vita.